giovedì 21 maggio 2009

ITALIANI DI SERIE A E italiani di serie B

mentre il Gip di MIlano convalida il sequestro del 40% di azioni Antonveneta, sequestro delle plusvalenze realizzate attraverso compravendite di titoli, interdizione, per due mesi, dalle cariche ricoperte sino ad ora ai Sig. Fiorani, Gnutti e Ricucci, in parlamento il presidente del senato, Pera, chiede chiarimenti ai giudici che indagano, per tramite del Sen. Crema (non è il baffo), sulle linee che sono state intercettate e la verifica che non esiste una questione che riguardi un parlamentare.
La legge Boato parla chiaro: qualora un parlamentare entrasse, direttamente o indirettamente, in una intercettazione disposta dalla magistratura entro 10 giorni bisogna che ci sia una richiesta formale alla Camera di appartenenza. Visto che i 10 giorni sono passati il Sen Crema rivendica il diritto di interessarsi della cosa e di un eventuale conflitto di interessi con la Corte Costituzionale.
C'e' da dire che i nostri politici si sono sempre dimostrati, anche in passato, particolarmente zelanti per le questioni che li riguardano sopratutto se con la magistratura. Nessuno dall'opposizione o dal governo si è preoccupato di prendere le distanze dagli eventuali colpevoli, come sempre si è fatto quadrato.

Ma perchè da un lato si spinge, sia per motivi legati al terrorismo che per la nostra sicurezza, al controllo di tutte le nostre comunicazioni sia telefoniche che tra computer, mentre dall'altro le cariche del paese non vogliono essere controllate o comunque avvertite se qualcuno lo fà? Sono forse diversi da noi? Sono meno a rischio di attentati? Non vogliono far sapere i fatti propri? Hanno qualcosa da temere? E comunque se la legge è uguale per tutti, perchè dobbiamo creare delle diversità?

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