giovedì 21 maggio 2009

Rimini, Rimini - Viareggio, Viareggio

che non è solo il titolo di un film italiano anni 80 (comunque Viareggio, Viareggio non l'hanno fatto mai), ma una città che come noi vive di turismo, ma lo fà in modo diverso. Anche ieri sera sul Tg1, gli è stato dedicato un lungo servizio dove venivano illustrate tutte le attività sportive, culturali, gastronomiche che si possono fare in spiaggia, oltre al ben noto mondo di vita notturna che rende la città romagnola la capitale del divertimento. Fermo restando che servizi del genere gli vediamo tutti gli anni, su Viareggio non si proferisce più parola nè su i tg (oltre che per dire che siamo più cari rispetto a Rimini, vero o falso questo è il messaggio che è stato trasmesso in Italia e da nessuno smentito con mezzi d'informazione di pari portata).
E noi cosa facciamo? Ci rintaniamo nel nostro "proibizonismo". Qui tutto è vietato, giocare a pallone, a racchettoni, ballare dopo mezzanotte ecc. ecc.
L'unica attività che è permessa è quella di ricoprire la città di cemento!!! Ma è davvero così che si crea turismo?

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